Per la maggior parte dei giocatori il gioco resta un'attività controllata, ricreativa e aggregatrice ovvero queste persone non giocano per recuperare le loro perdite, ma per divertimento. Tuttavia il gioco può rappresentare un problema per una minoranza di persone in caso di puntate eccessive e non controllate: così la pratica del gioco può diventare “problematica”, con una perdita del controllo che porta a delle difficoltà finanziarie ed a problemi con il proprio entourage: si parla dunque di “gioco di azzardo”.
Gioco d’Azzardo Problematico: Identifica il gioco d’azzardo compulsivo in cui non si è ancora instaurata una dipendenza, e viene rilevato negli studi di prevalenza tramite questionari.
Il gioco d’azzardo Problematico diventa patologico nel momento in cui si connota come una dipendenza patologica in grado di compromettere lo stato di salute fisica e psichica e la socialità della persona affetta da tale disturbo. La sua diagnosi viene fatta da uno psichiatra o da uno psicoterapeuta e si basa sui criteri diagnostici ICD e DSM-IV.
Il gioco patologico è stato riconosciuto come malattia psicologica dal sistema di classificazione internazionale DSM-IV (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali pubblicato dall'American Psychiatric Association nel 1994). L’obiettivo di garantire la salute e la sicurezza dei giocatori-consumatori ha scaturito una forte propensione a trovare soluzioni e sensibilizzare il settore del gioco e gli addetti ai lavori ad un ruolo attivo nei confronti di questo materia, infatti, varie Associazioni di gioco (come As.Tro) propongono iniziative come quella del Decalogo del giocatore responsabile.
La ludopatia, o più correttamente “Gioco d’azzardo patologico”, secondo la definizione dell’Associazione Psichiatrica Americana entra nei “Disturbi del controllo degli impulsi”. Il “Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali”, redatto dalla stessa Apa, afferma che la ludopatia (“pathological gambling” secondo la definizione del manuale) può essere diagnosticata nei confronti di un soggetto, nel caso in cui ricorrano almeno cinque delle seguenti situazioni:
Ogni tendenza al gioco, anche marcata, non può essere genericamente ricondotta al fenomeno del gioco d’azzardo patologico.